Olux presenta Ricciolo, una lampada originale e fantasiosa dal contenuto stilistico peculiarissimo. Per la prima volta, il design cerca e trova la sua fonte di ispirazione in una favola, che trasforma in oggetto di arredo moderno e originale!

La lampada di design viene chiamata col nome della protagonista di questa storia di antiche origini, giunta a noi dalla lontana Scozia.
La vicenda racconta una bambina curiosa e un po’ impertinente, chiamata appunto Riccioli D’oro, che si intromette nella casa di una famiglia di orsetti.
Gliene combina di ogni colore, e quando gli orsi ritornano e si infuriano con lei, la bimba riesce a fuggire scomparendo nel bosco, dopo aver imparato la lezione, che le cose degli altri non si toccano né si utilizzano per rovinarle.
Proprio il piccolo insegnamento morale che ne consegue, la rese una delle favole della buona notte più letta in Inghilterra.
L’azienda vuole fare suo il contenuto della storia, e così le sue lampade di designacquistano la forma dei riccioli della piccina esuberante e un poco ingenua, che capisce a sue spese il valore e l’importanza del rispetto per le cose altrui.
Ricciolo è una lampada di design molto peculiare, ideale per contesti di varia natura: si adegua perfettamente sia a interni in stile classico, sia a quelli di gusto più contemporaneo.
Cià che rende preziosa questa lampada di design è la raffinata presenza di ben undici cristalli, che sono inseriti nella struttura delicatissima, in acciaio con finitura oro, e che nobilitano l’intero corpo di luce.

Caratteristiche tecniche
Struttura in acciao con finitura oro e n. 11 cristalli di colore ambra.
Lampadine: 1 (non inclusa) E27 Fluo max 26 watt 220 voltDimensioni: diam. 46 cm, alt. 50 cm, lunghezza max filo 160 cmColori: cromo cristalli trasparenti, cromo cristalli mul
Curiosando sulla fiaba di Riccioli d’oro
Celebre fiaba per bambini, è conosciuta anche come “Riccioli d’oro e i tre orsi”. Fu scritta e pubblicata da Robert Southey, nel 1837. La favola fu messa per la prima volta su carta dal poeta inglese Robert Southey, e pubblicata nel 1837 nel quarto volume della sua collezione The Doctor. Lo stesso anno, lo scrittore George Nicol ne pubblicò una versione in rime sulla base del racconto in prosa di Southey, e con l’approvazione dello stesso. Entrambe le versioni raccontano di tre orsi e di una anziana che entra nella loro proprietà.

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